La scuola sarà aperta dalle 8.00 alle 16:00, dal lunedì al venerdì secondo l’andamento dei giorni lavorativi previsti dalle Autorità Scolastiche.

Il progetto prevede di offrire un ventaglio molto ampio di esperienze sia per rispondere alle potenzialità individuali, sia per mettere le basi ad apprendimenti diversificati.

Le diverse aree di studio sono offerte come percorsi paralleli, sempre a partire da esperienze attive (uso di oggetti opportunamente preparati e significativi sul piano sensoriale e quindi bene identificabili; esperimenti di varia natura; esplorazioni nell’ambiente esterno; raccolte; confronto su libri diversi; costruzioni con materiali vari e con diverse finalità, ecc.), ma dando sempre al bambino la possibilità di scoprirne via via i possibili “incroci” e nessi comuni, ad esempio il rapporto tra aritmetica e geometria, tra analisi grammaticale e logica, tra lingua parlata e lingua scritta, tra manipolazione di materiali diversi e reinvenzione degli utensili/base inventati dai primi umani (tessitura, ceramica, intreccio…), tra storia del pianeta e geografia e altro ancora.

La modalità di lavoro della maestra è quella di procedere con presentazioni a piccolo gruppo o individuali a seconda dei materiali da usare e quindi di lasciare ai bambini il modo di adoperarli anche in modo ripetitivo fino a possederli e ad abbandonarli avendo capito e memorizzato secondo tempi personali.

La maestra si assume tre impegni molto precisi:

  • preparare e mantenere l’ambiente perché sia sempre interessante;
  • evitare ogni forma di giudizio verbale, di confronto, ogni premio o castigo: spiegare con pazienza e più volte le regole di vita comune, essere molto ferma su queste, ma con un atteggiamento sempre incoraggiante e gentile verso ogni bambino;
  • conservare un’annotazione progressiva sul percorso di ciascuno e mantenere un continuo contatto con i genitori.

In principio d’anno la maestra terrà i bambini uniti per favorire la conoscenza reciproca, dando gradualmente le regole di base per la convivenza, il mantenimento dell’ordine, la divisione di compiti per la vita della classe (come trasportare oggetti; prendere un oggetto e rimetterlo a posto; riordinare materiali, libri, sedie a fine giornata; curare l’orto didattico.

In altre parole i primi giorni, in modo vario e piacevole, sono dedicati a conoscere l’ambiente e a farne un uso corretto per il benessere di tutti.

L’ambiente classe deve presentarsi ordinato, curato in ogni particolare, attraente come una bella tavola apparecchiata con tanti buoni cibi da scegliere liberamente, ma con misura, seguendo principi di ordine e di rispetto reciproco.

Esso viene suddiviso in laboratori di lavoro specifici per ogni materia, il materiale disposto in progressione logica su mensole o armadi ad altezza di bambino. Ciò che appartiene agli adulti è tolto dalla vista per non creare disordine.

L’organizzazione dell’ambiente – che richiede alla maestra un lungo lavoro di previsione e di programmazione permette ai bambini (ma anche agli adulti) di avere sotto gli occhi l’intero piano esperienziale.

Il livello di difficoltà presentato dai materiali è commisurato alle capacità dei bambini presenti: quelli più complessi vengono esposti quando i bambini sono pronti per usarli.

In tal modo ciascuno può procedere secondo i propri passi e tempi senza sentirsi spinto oltre le sue forze e senza annoiarsi in inutili attese.

L’ambiente così preparato è lo strumento principale di quella “educazione indiretta”: che riconosce a ogni bambino le proprie competenze originarie, gli mette a disposizione il “cibo” conveniente, ma al tempo stesso lo segue nel suo percorso, lo accompagna, lo sostiene nelle eventuali difficoltà senza mai sostituirsi a lui, né usando mezzi coercitivi o punitivi.

La libertà di scelta, il rispetto dei tempi e l’assenza di conflitti indotti da comportamenti aggressivi degli adulti producono nel bambino la reazione più naturale: il piacere di agire e di imparare insieme ad altri.